Come “studiare tanto” e in poco tempo?
Quindi vorresti due lauree a venticinque anni?
E nel frattempo vorresti lavorare, viaggiare e divertirti in giro per il mondo?
Sei nel posto giusto.
Ma prima…
Siamo in due a scrivere su ilcentopercento, e a venticinque anni avevamo due lauree ciascuno.
Avevamo studiato all’estero per più di due anni e ci eravamo divertiti come nessun altro.
Non abbiamo ricevuto un centesimo dai nostri genitori.
Non siamo geni.
Tutte le lauree che abbiamo le definiresti “lauree difficili”.
Nessun trucco.
Ad essere sinceri, un piccolo trucco è che entrambi studiavamo in modo diverso dagli altri. Continua a leggere!
ABBIAMO LAVORATO DURO?
Questa è una fesseria che sentirai ovunque.
Apri Facebook e trovi una sfilza di ragazzetti che si vanta di “lavorare duro”, di “superare le difficoltà”.
Lavoro duro dici?
Non farmi ridere.
Tagliare legna quattordici ore al giorno è un lavoro duro.
Riparare tetti a trentasette gradi è un lavoro duro.
Se parlate di università come se fosse un “lavoro duro” state solo gridando al mondo di essere ritardati.
DOVREMMO VANTARCENE?
No, ti ho parlato delle nostre lauree solo perché non prenderesti consigli sullo studio da uno che ha la terza media.
Ma non c’è niente di cui vantarsi.
Avere una laurea non significa essere intelligenti.
Parla per tre minuti con dieci “laureati” e capirai cosa intendo.
Avere una laurea significa solo avere una laurea.
Siamo andati all’università perché ci piaceva studiare, perché volevamo divertirci alle feste universitarie e conoscere gente, e perché volevamo sfruttare i bandi Erasmus per iniziare a girare il mondo.
All’università ci siamo incontrati, e all’università sono nati i nostri business.
E da allora non abbiamo dovuto lavorare mai più per qualcun altro.
Vuoi diventare ricco? NON andare all’università. Leggi qua.
Nessuno ti insegnerà a creare ricchezza, per il semplice motivo che generalmente un professore non sa farlo.
Non sai che fare? NON andare all’università. Cerca di capire quello che vuoi e vattelo a prendere.
Ti piace studiare? Vuoi sbronzarti alle feste universitarie? Vuoi conoscere gente per creare nuovi business?
Vuoi provare ad avere la vita sessuale di Hugh Hefner?
Ma non fare come tutti, otto ore al giorno a rincoglionire sui libri senza fare un cazzo, per poi lamentarti che l’università è dura e che hai poco tempo.
Il tempo c’è, lo stai solo buttando nel cesso.
1. Studia come un maniaco
Se vuoi studiare “tanto” e in poco tempo studia come un maniaco sessuale pensa alla sua vittima.
Lo ammetto, non è un gran paragone ma rende l’idea, vai in una biblioteca qualsiasi e osserva cosa succede.
La maggior parte delle persone si rinchiude dieci ore per studiarne tre.
Cinque pause, due ore in cui sottolineano senza capire niente di quello che stanno leggendo e così via.
Quando io studiavo l’universo non esisteva.
Mi avrebbero potuto lanciare una bomba atomica sul banco e non l’avrei neppure sentita.
Il telefono non deve stare sul banco, quando vuoi studiare deve stare a venti chilometri da te.
Non esiste la pausa finché non senti di essere deconcentrato, non esiste la battutina con gli amici, non esiste nulla, esisti solo tu e quello che devi studiare.
La differenza tra me e gli altri è che io in due ore avevo finito e andavo a divertirmi.
Ricorda, studiare al novantanove per cento è completamente inutile.
Concentrazione e dedizione totale.
2. Come mangi? Come dormi? Come ti muovi?
Quasi tutti i miei compagni di università mangiavano schifezze, erano sovrappeso e trascuravano completamente il loro corpo. Come se il loro corpo fosse di qualcun altro.
Fai almeno trenta minuti di attività fisica intensa ogni giorno, scolpisci i tuoi muscoli in palestra almeno tre volte a settimana, mangia bene e dormi quanto ti serve (generalmente tra le sei e le otto ore).
Ricorda che: “più stressi il tuo copro meno sarà stressata la tua mente”
Quasi tutti i consigli sul “dormire un’ora a notte” e sul “sonno polifasico” sono idiozie e non funzionano.
Alcune persone devono dormire più di altri.
Se sei uno di quelli focalizzati sull’utilizzare bene il tempo da sveglio piuttosto che guadagnare tre ore in più da zombie.
3.Meglio studiare di notte o di mattina?
Normalmente vado a letto alle tre di notte.
La tentazione per gli amanti del silenzio e delle stelle sarebbe quella di studiare solo di notte.
La verità è che la notte è perfetta per le attività creative, mentre per lo studio e la concentrazione le ore migliori sono le cinque ore dopo la sveglia.
Il problema è che noi tipi notturni siamo molto pigri la mattina, per cui passiamo il tempo cazzeggiando e sbadigliando pur di non fare il lavoro che dovremmo fare.
E ci perdiamo sempre le ore più produttive del giorno, illudendosi poi che la notte sia “meglio del giorno”.
“Ma Lorenzo, io riesco a studiare solo di notte!”
L’unico modo per uscirne è imporsi di fare il lavoro che devi fare e sfruttare la produttività della mattina.
Il momento in cui cedi hai già perso.
Quando ti svegli:
Di “controllare Facebook un minuto” non se ne parla.
Di “fare quella cosa non urgente” non se ne parla.
Di “sonnecchiare altri cinque minuti” non se ne parla.
Appena sveglio fai le cose più difficili che devi fare.
I primi giorni sarà un incubo, ma poi diventerà un abitudine.
Creare un’abitudine è un inferno, mantenerla è una passeggiata.
Se sei un tipo notturno impara a diventare un tipo mattiniero quando serve.
4.Il piano d’azione!
Non iniziare mai a studiare senza sapere precisamente cosa vuoi fare, è quello che fanno gli studenti mediocri per laurearsi in diciotto anni.
Se vuoi studiare 100 pagine, capire la teoria X e fare quattro esercizi scrivilo su un foglio e cerca di stimare quanto tempo ti ci vorrà.
Ogni sera dovrai sapere cosa fare il giorno dopo, ogni mattina dovrai sapere come si suddividerà il tuo studio durante la giornata.
Ricorda, studia come un maniaco. Dopo trenta minuti, un’ora o chissà quanto perderai la concentrazione.
Sarà il momento di prenderti una pausa e ripartire.
Studiare senza essere concentrati al cento per cento è una perdita di tempo.
Se riesci solo a leggere e sottolineare senza staccarti completamente dal mondo, stai facendo come tutti gli altri.
Tanto vale andare al mare e riparlarne domani.
5.Come studiare tanto e in poco tempo? Il tuo computer non serve!
Alcuni dei miei compagni prendevano appunti sul computer. Sono sempre là a cercare di laurearsi.
Quando vuoi memorizzare qualcosa, imparare un concetto o studiare qualsiasi cosa, devi capirlo completamente e riscriverlo con parole tue.
CARTA E PENNA.
L’atto di scrivere è infinitamente più potente del picchiettare su una tastiera.
Se non hai capito completamente una cosa non andare avanti finché non l’hai compresa perfettamente.
Molte persone credono di guadagnare tempo studiando a cazzo, in realtà capire perfettamente i concetti base richiede un po’ di tempo in più, ma ti permetterebbe di afferrare al volo i concetti più avanzati.
Questo vale soprattutto per le facoltà scientifiche.
Non capire parzialmente, non andare avanti finché non capisci completamente quello che ti sta davanti, e poi riscrivilo con parole tue.
“Non hai davvero compreso qualcosa, fino a quando non sei in grado di spiegarla a tua nonna”
Non sappiamo chi abbia detto questa sacrosanta frase, anche se la troverai in giro ingiustamente attribuita al povero Albert Einstein, che si trova attribuito un po’ tutte le citazioni anonime.
6.Entra nel flusso
Il tempo vola quando sei totalmente assorbito da quello che stai facendo, ma per arrivare a quel punto hai bisogno di lavorare a quello che stai facendo il più a lungo possibile.
Non cambiare argomento e non cambiare il compito che devi fare.
La chiave dell’efficacia è nella persistenza.
Masticare una gomma è ottimo perché è un gesto ripetitivo che scandisce il tempo.
Bevi caffè e tè, lavora senza mai spostare la tua attenzione.
7.Musica e multitasking
Se vuoi fare una cosa bene, dedicati esclusivamente a quella.
Perché passare sette ore studiando mentre ascolti musica, mangi e guardi video – quando potresti studiare le stesse cose in un’ora e poi fare quello che ti pare?
La nostra mente è fatta per fare una cosa alla volta bene, o farne cento insieme male.
Scegli cosa vuoi fare.
8.Non mi interessa!
Stai buttando soldi e sprecando il tuo tempo per fare qualcosa che odi?
Ti rendi conto di quanto sia ridicolo?
Può capitare che un paio di argomenti non ti interessino, e non puoi farci niente.
Ma se non ti interessa metà delle cose che stai studiando dovresti farti delle domande.
Questo è in assoluto il problema principale di frequenta l’università. Se non ti interessa falla finita e fai qualcos’altro.
Ricorda, una laurea non ti porterà ricchezza e una laurea è la peggiore cosa che puoi fare se la fai perché “non sai che fare”. Fai chiarezza con te stesso.
“Odio quello che studio ma almeno è una laurea che mi porterà lavoro”
In generale, se frequenti l’università per diventare direttamente il dipendente di qualche megadirettore, senza neanche considerare l’opzione di creare lavoro con quello che hai imparato, questo blog non fa per te.
Ma se la tua ambizione massima è fare un lavoro che odi fino alla tomba hai probabilmente un problema mentale.
9.Diventa un professore
Prendi un amico o un parente e prova a spiegare loro le cose che di solito non riesci a ricordare.
Sembra sia una tecnica molto efficace, ma non l’ho mai utilizzata e non so dirti di più.
10.Usa i ritagli di tempo
Prova a ricordare quello che hai imparato nei ritagli di tempo.
Quando sei in fila al supermercato o quando sei in bagno a leggere Donna moderna, prova a ricordare quello che hai studiato nei giorni precedenti.
Stratifica la tua memoria provando a ricordare più volte quello che hai studiato.
11.La pigrizia dei professori
Molti professori sono estremamente PIGRI e ripetono domande ed esercizi.
Ho conosciuto un paio di professori che riproponevano gli stessi identici esercizi cambiando solo la data.
Per gli esami più difficili cerca i vecchi esami scritti, ascolta un paio di esami orali e capisci quali sono gli argomenti su cui dovresti focalizzarti.
E per adesso questo è tutto.
Non è neanche un piccolo assaggio di quello che troverai nel mio libro STRATOSFERICO sullo studio!
Se ti serve un metodo definitivo per riuscire a studiare “tanto” (e intendo tante pagine) nel più breve tempo possibile è il libro che fa per te.
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