Quando fai qualcosa di buono, ti godi quello che hai fatto o aspetti che qualcuno venga a dirti quanto sei stato bravo?
Pochi giorni fa stavo parlando con un ragazzo molto fortunato: bello, intelligente, di famiglia ricchissima.
Diversi appartamenti sparpagliati a Firenze e in tutta la Toscana.
Suo padre era a sua volta nato in una famiglia ricca, ed era riuscito con intelligenza a mantenere ed aumentare le ricchezze di famiglia.
Per tutto il tempo, questo ragazzo stava cercando di farmi capire che la ricchezza di famiglia c’entrava poco, che gran parte delle sue ricchezze derivavano dalla sua intelligenza.
Il punto non è capire se questo ragazzo avesse ragione oppure no.
Il punto è: perché sentiva la necessità di essere approvato da me?
Ho già scritto qua che non dovesti preoccuparti dei giudizi negativi degli altri:
Sei sulla strada sbagliata, sei troppo sicuro di te, sei troppo ossessionato, sei questo e quello.
Oltre a questo, dovresti fare attenzione anche a non perdere tempo elemosinando giudizi positivi su quello che fai.
Se fai qualcosa di buono, che sia merito del tuo aspetto fisico, dell’educazione che hai ricevuto, dei soldi di papà o della tua intelligenza è completamente irrilevante.
Tutti partiamo da qualcosa e costruiamo a partire da quel qualcosa.
Costruisci e smettila di aspettare riconoscimento o soddisfazioni dagli “altri”: persino i grandi artisti e i grandi scienziati vengono spesso celebrati solo dopo la loro morte.
Tutti stiamo sfrecciando verso un finale più o meno triste: goditi il viaggio e smettila di pensare a quelli che stanno intorno.
Tutto il tempo che sprechi ad ascoltare i loro vaneggiamenti è tempo che avresti potuto utilizzare per costruire.
Se vuoi diventare grande, sii impermeabile a quello che il resto del mondo pensa, scrive e dice su di te.
Gli “altri” hanno un sacco di tempo da sprecare, tu no.
Continua a costruire.
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