PS Se il tuo sogno è sempre stato quello di fare il ricercatore in chimica, il dentista, il pizzaiolo o il venditore, e ti sei ritrovato a fare il ricercatore in chimica, il dentista, il pizzaiolo o il venditore, questo articolo non fa per te.
Hai davvero bisogno di trovare lavoro?
E se “trovare un buon posto fisso per scalare la gerarchia aziendale” fosse il peggior modo per fare soldi?
Come dici? Il mercato del lavoro fa talmente schifo che neanche puoi più scalare la gerarchia aziendale?
Sei davvero convinto che trovare un lavoro sia necessario per fare soldi? Chi te lo ha detto?
Il ricercatore precario di quarantasette anni?
Il cinquantenne che lavora come Sales Manager dodici ore al giorno, con venticinque chili di troppo?
Flash news!
Nessuno è diventato ricco “trovando un lavoro” nel senso tradizionale del termine.
Che tu ti faccia pagare dieci, quindici o venti euro l’ora non importa.
Il tuo tempo è limitato. Sta per finire. Barattandolo per pochi soldi stai perdendo in partenza.
Facciamo un passo indietro…
Lavori che ho fatto prima dei 25 anni
- Cassiere al McDonald’s in Inghilterra. Me ne andai dopo aver detto a una cliente maleducata che avrebbe fatto meglio a non mangiare là dentro, visto che era una grassona schifosa.
- Giardiniere in estate, 50 gradi all’ombra + punto bonus: sono allergico ai pollini.
- Volantinaggio in Inghilterra, -5 gradi al sole.
- Lavoro misterioso in una discoteca, probabilmente gestita da qualche tipo di Mafia.
- Montare palchi per concerti, i miei compagni di lavoro erano rumeni e albanesi venti anni più grandi (molti di loro appena usciti dal carcere).
- Animatore turistico, che non significa solo turiste scandinave ma sopratutto giocare a pallone a mezzogiorno, ad agosto.
- Facchino per un ingrosso di alcolici. Durato due settimane, finché da neopatentato non graffiai la fiancata del camioncino.
- Venditore di pacchetti televisivi sospetti, durato un giorno fino a che non scoprii che si trattava di una truffa.
- …
Come puoi notare, ho fatto moltissimi lavori durante superiori e università, e non c’è niente di male.
Qualsiasi lavoro di merda tu stia facendo, ricorda che è solo temporaneo.
Deve essere temporaneo.
Quasi tutti hanno fatto lavori di merda al di sotto del proprio potenziale, ma sono lavori frutto delle circostanze.
Devi pagare l’affitto, sei in un nuovo paese, vuoi un lavoro di poche ore a settimana.
Non c’è niente di male e la buona notizia è che puoi trovare del buono in quasi ogni lavoro.
Puoi imparare qualcosa sulla vendita persino facendo il cassiere in un fast food, puoi costruirti un bel fisico facendo il facchino, puoi prenderti tempo per pensare al tuo business mentre fai un lavoro ripetitivo, puoi imparare molto sulla comunicazione conoscendo e cercando di manipolare tutti i personaggi loschi che conoscerai.
E hai un motivo in più per uscire da quella merda e fare qualcosa di buono, motivazione allo stato puro che non avresti facendo un lavoro “dignitoso”.
PS Alcuni lavori di merda consentono di accumulare molti soldi (un mio amico ha lavorato in una piattaforma petrolifera nel Dakota del Nord, mettendo da parte più di cinquemila dollari al mese, è stato circa un anno poi ha lasciato).
Puoi prenderli in considerazione se non hai idee migliori e vuoi fare un bel po’ di soldi senza imbarcarti in una carriera di cui non te ne importa niente.
Lavori che ti insegnano qualcosa.
Sono i lavori che ti insegnano qualcosa di così importante che i soldi sono secondari.
Se lavori con un venditore esperto per imparare tutto quello che c’è da imparare potrai vendere i tuoi prodotti in seguito. Se fai pratica per il miglior ristorante della tua città potrai in seguito aprire il tuo.
Sono i lavori che “faresti senza essere pagato”, lavori che ti permettono di creare qualcosa di tuo con le competenze che hai acquisito.
Per riassumere, esistono solo quattro categorie di lavoro che vale la pena di considerare:
- Lavori che ti piace veramente fare (sei tra i pochi fortunati che amano fare qualcosa per otto ore al giorno!)
- Lavori di merda, per necessità (cerca di non impantanarti, guardati intorno e vattene il prima possibile)
- Lavori dove puoi imparare qualcosa di prezioso (Impara più che puoi, i soldi sono secondari!)
- Lavori di merda che permettono di guadagnare parecchio (al 99% lavori molto duri in zone poco ospitali)
A questo punto rimane il 90% delle persone.
24-30 anni: Schiavetto per qualche azienda, hai bisogno di far vedere che sei quello tosto.
Se serve qualche stronzo per lavorare 12 ore al giorno per 1000 euro al mese, sei quello giusto.
30-39: Finalmente inizi a scalare la gerarchia aziendale. Sembra tutto fantastico, adesso sei uno junior manager.
A un certo punto ti accorgi di una cosa, hai barattato quasi venti anni della tua vita per mille, duemila, tremila euro al mese.
40-49: Ignori quella fastidiosa sensazione di aver buttato gran parte della tua vita per qualcosa che non ti interessava, ma adesso sei quasi al top, stai diventando vecchio ma ti senti ancora bene.
50+: Se fai parte dell’1% dei fortunati, ce l’hai fatta. Adesso guadagni 6000 euro al mese e hai una bella famiglia.
Fai parte del 99%? Il tuo cuore non regge più. Hai il diabete. Hai lavorato troppo, non hai mai vissuto. Non conosci neppure i tuoi figli, non hai più veri amici. Nella tua azienda stanno arrivando giovani freschi, i nuovi schiavetti.
Lotti per non essere licenziato, ma è tutto invano. Non servi più. Licenziato.
Il governo annuncia che da quest’anno si andrà in pensione quattro anni più tardi.
Era tutta una balla, ma te ne sei accorto troppo tardi. Ti hanno preso per il culo.
Per ognuno dei “50+” di successo che vedi ce ne sono 100 che quel successo l’hanno solo sognato.
Non sarai mai ricco guadagnando per qualcun altro.
E’ così ovvio che mi sento un ritardato a scriverlo in grassetto (occhio, questo non ti garantisce che sarai ricco lavorando per te stesso, anzi.)
Se vuoi accumulare un sacco di soldi, crea un qualcosa di grande valore, indipendentemente dalle “ore di lavoro” che ci metterai. Hai poco tempo, molto meno di quanto credi.
Non svenderlo a pochi euro l’ora.
“E’ ingiusto! Io guadagno 8 euro l’ora e il mio capo 500 euro l’ora. George Soros, gli illuminati, gli inventori delle scie chimiche, il CEO di Snapchat, guadagnano migliaia di euro al minuto e io otto euro l’ora!”
Chiudi quella cazzo di bocca e diventa tu QUEL capo, coglione.
Lavorare per te a zero euro l’ora, con zero garanzie di successo, è l’unico modo per accumulare grandi ricchezze in breve tempo. In realtà se lavori in modo intelligente e persistente, la probabilità di successo è del 100%.
Dipende da te.
Trovare il lavoro a 20 euro l’ora sembra un sogno finché hai venticinque anni, fino a che non ti accorgi che non puoi scambiare il tuo tempo per il soldi. Non puoi sfidare il tempo.
IL TEMPO VINCE SEMPRE.
Purtroppo questa consapevolezza arriva troppo tardi, adesso non puoi dire che non eri stato avvisato.
Per riassumere, non sto dicendo di non lavorare mai per qualcun altro, dovrai farlo sicuramente.
Lavora duro ma cerca sempre un modo per uscirne.
Metti soldi da parte e impara più che puoi per creare un tuo business, acquista proprietà o impara ad investire per mantenere e aumentare i tuoi risparmi, ma non credere alla favola che lo scopo della vita sia un “buon lavoro”.
Da quando uscirai dall’università (dovresti andare? leggi qua!) tieni gli occhi aperti per una via d’uscita.
Non essere un fesso, non aspettarti che gli altri ti renderanno ricco.
Crea la tua ricchezza.
Hai il tuo destino in pugno più di quanto tu creda.
L’articolo può aprire gli occh e svegliare chi sta “aspettando” l’occasione giusta della vita
Grazie per il commento!
[…] una persona a pochi tavolini di distanza. Era come me a vent’anni, quando credevo che l’unico modo per fare soldi fosse fare il commesso, il cameriere o chissà cosa. Solo un piccolo problema, lui aveva […]
[…] perché non si sono ancora laureati, non hanno passioni particolari, non riescono a trovare un lavoro o odiano il lavoro che hanno, sono soli e mille altri problemi che sembrano loro […]
[…] Ricorda, se vuoi essere veramente ricco (sto parlando sia di soldi, che di tempo) il lavoro dipendente non può essere il punto di arrivo, deve essere solo una fase di passaggio. Leggi qua. […]