Come investire da zero #2: investire senza rischi
Investire (e guadagnare) senza rischi non si può, non è mai stato possibile e non sarà mai possibile.
Chi dice il contrario sta mentendo per venderti qualcosa.
Il rendimento è sempre direttamente proporzionale al rischio.
Esempio: se decidi di prestare soldi alla Germania con restituzione tra un anno (comprando un titolo di stato tedesco, cioè un’obbligazione), riavrai indietro meno soldi di quelli che hai prestato.
E’ un investimento talmente sicuro (in altre parole, tra un anno sicuramente la Germania non sarà fallita) che il rendimento è addirittura negativo!
Comprare le azioni di una nuova azienda promettente potrebbe essere l’investimento della tua vita: mille euro di quelle azioni oggi potrebbero valere cinquantamila euro tra tre anni.
Purtroppo c’è un rischio enorme: la probabilità che quell’azienda sia la nuova Amazon sono molto scarse.
Che succede, invece, se la nuova azienda promettente fosse solamente l’ennesima l’ennesima azienda ben presentata con nessun futuro davanti?
Perderesti tutti i tuoi soldi.
Investire senza rischi: “compra le azioni della nuova Netflix, che ci vuole?”
Hai mai visto quegli annunci truffaldini del tipo “cosa sarebbe successo se diciotto anni fa avessi investito duemila euro in azioni Netflix”?
La risposta è che oggi saresti milionario.
C’è un piccolo problema: diciotto anni fa Netflix era una società che spediva DVD a casa, una specie di blockbuster stravagante (tra l’altro sconosciuta in Italia).
Dì la verità: nel 2002 avresti investito duemila euro in una società americana poco promettente?
Se lo avessi fatto, avresti corso il rischio di perdere tutti i tuoi soldi (sorte che in realtà è capitata a chi avesse investito in blockbuster).
- Le banche sono molto accoglienti quando arriva qualcuno con tanti soldi: propongono caffé, prestiti a tasso zero, sorrisoni a 32 denti e tante carte e conti gratuiti.
- Quando una persona con pochi soldi va a chiedere un prestito anche solo di cinquemila euro, iniziano i problemi: niente caffé, niente prestiti “perché è un periodaccio”, pochi sorrisoni e nessun conto gratuito.
Le banche non sono stupide: sanno che più è alto il rischio, più bisogna chiedere interessi.
Ricorda che il guadagno è il premio per esserti accollato un rischio.
Nessuno regala niente: quando c’è un guadagno, anche piccolo, vuol dire che c’è anche un rischio.
Per mitigare questo rischio, sono stati creati due tipi di contenitori di strumenti finanziari: i fondi e gli etf.
Investire senza rischi, è possibile?
La risposta è sempre no, ma esistono due strumenti che permettono di mitigare i rischi.
Ovviamente ricorda: meno rischi significa meno rendimenti.
Se vuoi rendimenti consistentemente in doppia cifra, investire in azioni fa al caso tuo: ricorda solo che ai rendimenti si affiancheranno anche perdite in doppia cifra.
Facendo una media tra guadagni e perdite, però, ti accorgerai che il guadagno complessivo dei tuoi investimenti non è così esaltante: spesso si tende ad esaltarsi per gli investimenti ben riusciti, e a non considerare le perdite e gli investimenti falliti.
Esistono però due strumenti che permettono di ottenere rendimenti moderati e rischi altrettanto moderati: fondi (in inglese mutual funds) e etf.
Fondi e etf sono contenitori di azioni e/o obbligazioni: significa che acquistando una quota di un fondo e/o un etf in realtà acquisterai un pacchetto di strumenti finanziari.
Fondi e etf sono creati e gestiti da banche e/o istituzioni finanziarie.
Esempio: fondo sul mercato tecnologico americano.
Comprando quel fondo, di fatto in un colpo solo comprerai tante azioni di aziende tecnologiche americane.
Il vantaggio è che in quel fondo potrebbe esserci sia la nuova Blockbuster (destinata al fallimento) sia la nuova Netflix (destinata ad esplodere), il che limiterà i rendimenti potenziali, ma anche le perdite potenziali.
- I fondi sono a gestione attiva: sono gestiti da un gruppo di persone che decidono attivamente che strumenti finanziari “mettere” nel contenitore (e quali vendere).
- Gli etf sono a gestione passiva: per semplificare, la loro gestione è affidata a un computer.
Questa gestione passiva consente di avere costi e commissioni ridotte (e performance spesso migliori), quindi molte volte gli etf sono da preferire rispetto ai fondi classici.
Senza rischio non c’è rendimento: attenzione a chi propone investimenti sicuri!
Rischio banche: come (alcune) banche rubano i tuoi soldi
Attenzione anche a chi utilizza la parola “gratis”, è un campanello d’allarme come “investimenti sicuri”.
Nessuno fa niente “gratis”, a meno che non sia un tuo parente o un tuo amico.
Le banche utilizzano entrambe le parole: hai presente quando ti propongono un “consulente gratis” per proporre e seguire i tuoi investimenti? (investimenti sicuri, ovviamente)
E’ incredibile che nel 2020 ci siano ancora persone così credulone da lasciare al “consulente gratis” della banca tutti i loro risparmi.
I soldi sono tuoi: spetta a te mantenere e accrescere la tua ricchezza.
Quello che sembra gratis, in realtà lo stai pagando in altri modi.
Facebook è gratis perché stai pagando con i tuoi dati.
Il consulente bancario è gratis perché stai pagando con costi e commissioni sui prodotti (pessimi) che ti propongono.
Obiezione #1: che male c’è? Dopotutto svolgono un lavoro, dovranno essere pagati!
Gran parte dei consulenti bancari preme un pulsante: piazza i tuoi soldi sui prodotti con più costi e commissioni per lui e per la banca, e chissenefrega del rendimento per il cliente.
Questo non è svolgere un lavoro, è parassitare sui soldi degli altri.
Su un portafoglio medio, stiamo parlando di migliaia di euro di costi e commissioni pagati ogni anno, per fare una cosa che qualsiasi persona normodotata può fare (e con risultati nettamente migliori).
PS tra i “consulenti gratuiti” delle banche esistono ovviamente anche professionisti dignitosi e competenti: come sempre, occhi aperti!
Obiezione #2: a me va bene così, basta non perdere soldi. Ogni anno guadagno dal 2 al 3%!
Se ti va bene guadagnare il 2% ogni anno quando il mercato (in media) sta guadagnando il 10%, non so che dirti: forse sei irrecuperabile.
Lascia pure il 7/8% del guadagno sui tuoi soldi alle banche, loro sì che se lo meritano.
Ricorda anche che gli ultimi anni sono stati incredibili a livello finanziario: potrebbero arrivare anni a crescita media vicina allo zero.
Chi negli anni precedenti ha guadagnato molto non avrà di che preoccuparsi: per chi è seduto su un +80% accumulato negli anni, un -20% non è un grosso problema.
Chi ha regalato i suoi guadagni alle banche forse inizierà a capire.
Se vuoi saperne di più qui trovi la prima parte: “Come investire in borsa da zero #1: perché investire?”