Vuoi fare soldi? Scolpire il fisico? Imparare uno sport? Imparare qualsiasi cosa?
Ricorda…
Se “sai” un sacco di cose (in teoria) ma in pratica sei sempre nello stesso punto, potrebbe essere meglio dimenticare tutto quello che credi di sapere…
Quando ero un ragazzino mi piaceva leggere articoli e libri sul “successo”, sul “miglioramento personale”, sulla “mentalità vincente”.
Li leggevo e mi sentivo meglio, come se avessi migliorato qualcosa, come se avessi aggiunto un tassellino alla mio successo personale.
La verità?
Bombardarti di libri, corsi, articoli che parlano di “successo personale” serve solamente a rimandare e a prenderti per il culo da solo, nel credere che tu stia “migliorando” o “aumentando la tua conoscenza”.
Fatti un giro su un forum di “motivazione”.
Persone che non riuscirebbero neanche a catturare l’attenzione di un bambino (ma che hanno letto un sacco su come comunicare!) che insegnano il nulla ad altre persone.
Se queste persone spendessero un decimo del loro tempo che utilizzano per scrivere cazzate ad approcciare e imparare a comunicare, nel giro di pochi mesi avrebbero risolto molti dei loro problemi.
La conoscenza è il 10%. Il lavoro è il 90%.
Fanculo, il lavoro è il 100%.
La conoscenza è potere solo quando la sfrutti per fare qualcosa.
Nel campo della crescita personale, un po’ di esperienza reale è spesso enormemente più utile di anni di “studio” e “teoria”.
Alza il culo e inizia a pasticciare con le tue manine, perché il treno per il successo non passerà mai.
Non esistono ascensori per il successo e non esiste quantità di libri o articoli che possa proteggerti dai fallimenti e dagli ostacoli che incontrerai sicuramente nel tuo percorso.
La formula per il “successo” personale
Per vivere una vita straordinaria devi risolvere equazioni con troppe incognite, eppure proveranno comunque a venderti la formula per la felicità, il segreto del successo, la strada infallibile per diventare milionario e il manuale per avere addominali scolpiti mangiando cannoli siciliani e senza fare un cazzo.
Alcuni di questi “segreti” hanno venduto milioni di copie, ma non vedo molti milionari in giro, non vedo molte persone in forma e non vedo molte persone felici.
Esiste del buon materiale in circolazione (anche gratuito!), ma come ti ho detto la teoria conta ben poco.
Se vuoi una formula esatta per combinare qualcosa di buono passa ai libri di cucina.
Pensa a quanto siano onesti i libri di cucina, li applichi alla lettera e ottieni il cento per cento dei risultati.
Ma questo non funziona per i libri di crescita personale, sopratutto quando ti raccontano che è facile, che basta sorridere come dei ritardati tutto il giorno e visualizzarsi a bordo piscina in una villa in collina.
Come no, campione.
Cuocere la pasta è facile, ma se passi ai risotti il libro di cucina ti avverte dell’aumento di difficoltà.
Con il tempo potrai preparare grandi risotti, buttare il libro nella spazzatura, scoprire altri metodi di preparazione e infine abbandonarli tutti, perché in fondo a te piace la semplicità della pasta.
La vita funziona più o meno così, solo che il successo non è una ricetta.
Non è un segreto. Non è una formula.
Siamo diversi, abbiamo diverse capacità e ci troviamo ad affrontare diversi problemi.
Quello che per qualcuno ha funzionato potrebbe non andar bene per te.
Cos’è il successo personale?
Persone che hanno vissuto vite straripanti di sesso e piacere hanno improvvisamente trovato un certo equilibrio nell’autocontrollo e nella sobrietà.
Persone che hanno vissuto seguendo dogmi religiosi o praticando la castità hanno trovato equilibrio abbandonandosi improvvisamente ai piaceri della carne.
Alcuni sono tutto sommato felici nella condizione in cui si trovano.
Alcuni sfortunati non lo saranno mai.
“Lorenzo, parla chiaro. Non si capisce un cazzo!”
Prima di spendere anni per avere “successo”, prenditi qualche giorno per capire cosa significa avere successo per te.
Decidi se vuoi mangiare popcorn seduto in platea o essere in piedi sul palco a recitare.
Non basta immaginarti a bordo del tuo yacht circondato da modelle e fiumi di champagne.
E in ogni caso, è realmente quello che vuoi?
Sapere chi vuoi essere è solo l’inizio e non raggiungerai mai niente se non ti impegnerai al cento per cento, quindi riponi i tuoi libri di motivazione e datti una mossa.
Una piccola vittoria ti darà il triplo della motivazione di cento pagine di fesserie di un ciarlatano.
Tocca il fondo e inizia a fare sul serio con la tua vita.
Ti basta un mese a spalare merda in Africa!
(Non prendermi alla lettera)
La truffa della felicità
Alla fine l’obiettivo è essere felici, giusto?
Sbagliato…
Vivere con l’obiettivo primario di “essere felici” è una ricetta per l’infelicità, perché spesso quello che ti rende realmente felice non coincide con quello che tu credi possa renderti felice, e perché più sei felice più hai bisogno di alzare l’asticella per essere felice.
Non avrai mai la sensazione di essere arrivato, non sarai mai perfettamente appagato se non per brevi periodi di tempo.
Siamo dei piccoli Sisifo condannati a ricercare la loro felicità nel portare un masso in cima a una collina.
Arrivati sul crinale rotolerà dall’altra parte, condannandoci a ricominciare di nuovo.
Non cercare la felicità, focalizzati su quello che vuoi fare e quello che vuoi diventare.
Che esperienze vorresti fare se ti dicessi che tra un anno sarai morto? Chi vorresti diventare?
Uno schiavo in un cubicolo? Non credo.
Il successo è un’onda, diventa un bravo surfista e impara a cavalcarla.
Non hai bisogno di teorie segrete, l’unico modo è allenarti duramente per restare sulla cresta per più tempo possibile. Questo ti darà il coraggio per riprovarci qualora cadessi.
E’ un processo che ti farà sentire vivo e ti darà il coraggio per affrontare onde sempre più grandi.
Come quando da piccolo andare in bicicletta senza cadere sembrava un’impresa titanica, trovare un’onda che non riesci a cavalcare sarà un’occasione per confrontarti con te stesso.
Cosa succede dopo l’ultima onda nessuno può dirtelo.
Alcuni trovano 72 vergini, altri i parenti morti, altri un bagno di luce, altri pensano che tutto sommato una vita basta e avanza, se è vissuta bene. C’è una gran confusione.
Per vivere una vita straordinaria devi risolvere equazioni con troppe incognite.
Io posso ispirarti per fare bene i calcoli, ma quello che otterrai dipende solo da te.
Assicurati di cavalcare le tue onde, cercare altre spiagge e goderti il viaggio, perché non esiste un punto di arrivo.
Il mare è mosso oggi, domani potrebbe non esserlo più.
P.S. Finalmente è arrivato IL libro de ilcentopercento.com
In questo libro troverai gli strumenti per superare qualsiasi difficoltà, migliorare la tua salute e a raggiungere tutti i tuoi obiettivi personali.
Cento pagine per smettere di essere uno schiavo, inseguire i tuoi successi e vivere la vita che hai sempre sognato.
Mettere in pratica questi consigli sta a te: leggere questo libro senza metterti in gioco non servirà a nulla.
In cento pagine ti insegnerò a fare, perché se non fai nulla, NULLA è quello che otterrai.
Se vuoi saperne di più leggi qui!
Ho capito questa lezione ahimè solo poco tempo fa. Sono sempre stata la classica persona che vuole tutto e subito, quindi facilmente “abbindolabile” (si può dire?!) da tutto ciò che potesse seguire l’equazione minore sforzo = grande resa. In realtà ci sono dei risultati, ma a breve termine, con l’alta percentuale di ritornare allo stato di prima, se non peggiore, entrando in gioco sentimenti come delusione, frustrazione, ecc.
Fortunatamente ho capito e sto lavorando. Questo implica anche tenere conto delle cadute, fisiologiche in ogni percorso di cambiamento e di crescita.
Ancora non so quale sia la mia strada, quella vocazione, passione che mi farò sentire realizzata. Ci sto lavorando, non è facile imparare ad ascoltarsi quando non l’hai mai fatto.
Un giorno mi sono chiesta quali tipi di persone vorrei avere vicino, accanto, quali persone vorrei nel mio cammino (amici, collaboratori, conoscenti, amore) e ho capito che per averle dovevo essere io per prima una di quelle persone, dovevo diventare una persona migliore. E’ dura, ma è anche la cosa più straordinaria che potesse capitarmi.
Quindi sì, l’unica cosa che ripaga davvero è solo il lavoro.
Bella testimonianza Giulia!
E grazie per averla condivisa.