La vecchia farsa si ripete.
Milioni di deficienti, in Italia e in tutto il mondo, si lamentano che non sanno che fare.
Un mese di tempo libero, senza nessuna distrazione, e non sanno che fare.
“Certo, vuoi mettere senza quarantena? Potrei andare a bere qualche brodaglia al bar, giocare la schedina e andare a grugnire allo stadio”
Se non sei in grado di sopportare meno di un mese in solitudine (anzi, per molti neppure in solitudine), pur avendo tutto il mondo a disposizione su Internet (e una prateria di nuove possibilità comparse proprio grazie a questa crisi), ti suggerisco di farti due domande (l’articolo continua dopo l’immagine).
Da imprenditore, purtroppo le perdite economiche sono enormi.
Un’ecatombe.
Eppure, da imprenditore queste settimane di reclusione sono state fondamentali: forse i miei prossimi anni dipenderanno proprio da queste settimane di lavoro.
- Ho perso un sacco di soldi: non importa, perché ho potuto fare degli ottimi investimenti (in questo giorno ci sono enormi opportunità nel settore finanziario) e ho potuto progettare nuove attività da sviluppare in futuro.
- Ho potuto frequentare due corsi online che non ero mai riuscito a frequentare, e leggere una montagna di libri che avevo accumulato nel tempo. A proposito, leggi il mio:
- Mi sono dedicato all’attività fisica: la mancanza di spazio e attrezzature sono solo scuse.
Con tutto questo tempo a disposizione, puoi fare tantissimi esercizi diversi anche in uno sgabuzzino. - Ho avuto il tempo di scrivere un libro che volevo scrivere da anni.
- Ho potuto fare tutto quello che di solito non riuscivo a fare per mancanza di tempo: anche “perdere tempo” con videogiochi, serie TV e altre stronzate, perché no?
- PS Se è la tua prima volta su questo sito, potrebbe essere la volta buona per costruire un po’ di autodisciplina
In tutto questo, i miei dipendenti come credete che abbiano passato la quarantena?
Ovvio, lamentandosi che non sanno cosa fare e chiedendosi continuamente domande esistenziali del tipo: “dovrò consumare le ferie prima della cassa integrazione? Come farò ad andare a Ibiza cinque giorni a Agosto?”
Un mese libero dal lavoro, dagli obblighi, pieno di spazi vuoti da riempire, un’occasione irripetibile!
Eppure, tutto quello che il 99% per cento delle persone riesce a pensare è: “Quando finirà questa maledetta quarantena?” “Quando potrò tornare al bar a bere lo Spritz?”
Nel frattempo, quelli che tra uno, due, cinque anni chiamerete evasori, capitalisti, fortunati, hanno cominciato ieri a ricostruire da zero tutto quello che hanno perso in questi giorni.
E sapete? Lo ricostruiranno.
Sto seriamente iniziando a pensare che essere schiavi sia una questione di genetica.
E in questo mese, quelli che sono nati per essere degli schiavi si riconoscono molto bene.
“Se sei triste quando sei da solo, probabilmente sei in cattiva compagnia.”
Jean Paul Sartre
Lore mi piacciono i tuoi articoli, ma a volte credo che il 99% schiavo purtroppo non lo è nato, lo è diventato e non sa liberarsene
Più che altro, in molti non si accorgono di esserlo…
Mi fa piacere che ti piaccia il blog e grazie per il commento 😉
PS negli ultimi articoli sto trattando spesso questo tema, quando hai tempo dagli uno sguardo.